Ultimamente quelle di noi che non hanno più vent'anni e non ne hanno ancora il doppio (e soprattutto non hanno un marito e la neo famigliola da Mulino Bianco di cui occuparsi, nemmeno in prospettiva), si barcamenano tra attività varie ed eventuali per riempire le angosciose ore di solitudine. Si passa dallo Yoga (ogni riferimento è puramente casuale) ai corsi di cucina, ma prima o poi il peccaminoso richiamo della carne torna a farsi sentire.
Suppongo che questo dipenda dal fatto che non è ancora sopraggiunta del tutto la pace dei sensi e il nostro corpo inconsciamente ci manda dei segnali per dirci che siamo ancora fertili, che possiamo ancora moltiplicarci.
A questo punto la non più giovanissima, ma manco decrepita donzella, dove può andare a cercare il suo principe azzurro? A che mercato si va per procacciarsi un uomo?
Qualche anno fa la risposta sarebbe stata la discoteca. Magari non trovavi il futuro padre dei tuoi figli, ma tra i fumi dell'alcool qualcosa per svoltare la serata saltava fuori.
Adesso con i tuoi 30-n anni, hai di fronte due tipi di discoteca. Nel primo ci sono dei ragazzini che quando entri ti guardano come se fosse arrivato un pensionato che si è sbagliato e in realtà voleva mettersi in fila alle Poste. Hai sbagliato tipo di locale e la tua serata è definitivamente morta (insieme alla tua autostima).
Nel secondo tipo di discoteca c'è gente come te o più grande. Ottimo diresti. E invece no. Perché a una certa appare sempre qualcuno che si è vestito da hipster, con tanto di barba, pantaloni con il risvoltino e maglietta con stampe imbarazzanti, ma se lo guardi sotto la luce ha più rughe di Donatella Versace e allora a morire non è la tua autostima, ma la dignità in generale.
E poi, a dirla tutta, chi è quella persona che ha ancora voglia di andare in discoteca? Chi regge una serata intera di musica a palla? Chi ha voglia di affrontare i postumi della sbornia o di rischiare di perdere la reputazione perché quando sbronza balli YMCA o limoni dietro una colonna c'è sempre qualcuno del tuo ufficio in agguato?
E ai puristi che dicono, si può andare in discoteca anche senza bere, ad essi dico che preferisco una sessione di agopuntura con spilli ardenti perché senza un aiutino l'ennesimo medley di Grease, non si regge!
Scartata quindi la discoteca, per fortuna ci viene in aiuto la tecnologia. Perché arrampicarsi sui tacchi se puoi conoscere gente spaparanzata comodamente sul sofa (e non vedono manco che mentre sei sul sofà sei più simile a Maga Magò che a un essere umano)?
Era da tempo che sentivo parlare di Tinder e da buona drogata di social network, in un momento di noia incontrollata, ho deciso di installarlo per vedere di cosa si trattava. Perché tutti lo usano e tutti ne parlano?
In sostanza, quando accedi per la prima volta ti chiedono che cosa stai cercando. Mettiamo che dico che cerco un essere di sesso maschile tra i 25 e i 45 anni. Ti fanno mettere una foto tua e parte la simpatica roulette dell'amore. Ti mostrano una foto del possibile candidato e tu puoi decidere se cliccare "Mi piace" (simboleggiato da un cuoricino) o metterci una bella croce sopra. Un metodo abbastanza drastico, tipo il famoso autobus di MTV da cui scendeva ogni tipo di personaggio e con crudeltà gratuita il protagonista diceva Next. Fin qui tutto bene.
Il problema viene quando vedi certe foto. Io che cosa dovrei capire da uno che mette la foto di una montagna? Sei un alpinista? Sei il nonno di Heidi? Sei nascosto dietro alla montagna e chi ti ha fatto la foto non aveva capito che eri tu il soggetto? Come faccio a capire che mi piacerebbe conoscerti meglio?
Poi ci sono quelli che mettono le foto del cane o del gatto o di qualunque altro animale. Fammi capire. Devo uscire con te o scenderti il cane? Mi piacciono i gatti, ma se poi tu sei una pantegana, come facciamo?
Comunque, a dirla tutta, mi sono fermata e ho deciso di cancellare il mio profilo per sempre quando mi contatta un tizio che come foto del profilo ha una foto di lui con i capelli (attenzione a questo particolare) e abbraccia teneramente un cagnolino, ma poi nella seconda foto appare rapato stile naziskin e con uno sguardo da gioventù hitleriana. Allora, caro amico, il tuo problema non è che non hai una fidanzata, il tuo problema è che hai un disturbo bipolare. Accettalo e vedi se c'è un social network per malati mentali, che sicuro che qualcuno l'ha già creato.
Suppongo che questo dipenda dal fatto che non è ancora sopraggiunta del tutto la pace dei sensi e il nostro corpo inconsciamente ci manda dei segnali per dirci che siamo ancora fertili, che possiamo ancora moltiplicarci.
A questo punto la non più giovanissima, ma manco decrepita donzella, dove può andare a cercare il suo principe azzurro? A che mercato si va per procacciarsi un uomo?
Qualche anno fa la risposta sarebbe stata la discoteca. Magari non trovavi il futuro padre dei tuoi figli, ma tra i fumi dell'alcool qualcosa per svoltare la serata saltava fuori.
Adesso con i tuoi 30-n anni, hai di fronte due tipi di discoteca. Nel primo ci sono dei ragazzini che quando entri ti guardano come se fosse arrivato un pensionato che si è sbagliato e in realtà voleva mettersi in fila alle Poste. Hai sbagliato tipo di locale e la tua serata è definitivamente morta (insieme alla tua autostima).
Nel secondo tipo di discoteca c'è gente come te o più grande. Ottimo diresti. E invece no. Perché a una certa appare sempre qualcuno che si è vestito da hipster, con tanto di barba, pantaloni con il risvoltino e maglietta con stampe imbarazzanti, ma se lo guardi sotto la luce ha più rughe di Donatella Versace e allora a morire non è la tua autostima, ma la dignità in generale.
E poi, a dirla tutta, chi è quella persona che ha ancora voglia di andare in discoteca? Chi regge una serata intera di musica a palla? Chi ha voglia di affrontare i postumi della sbornia o di rischiare di perdere la reputazione perché quando sbronza balli YMCA o limoni dietro una colonna c'è sempre qualcuno del tuo ufficio in agguato?
E ai puristi che dicono, si può andare in discoteca anche senza bere, ad essi dico che preferisco una sessione di agopuntura con spilli ardenti perché senza un aiutino l'ennesimo medley di Grease, non si regge!
Scartata quindi la discoteca, per fortuna ci viene in aiuto la tecnologia. Perché arrampicarsi sui tacchi se puoi conoscere gente spaparanzata comodamente sul sofa (e non vedono manco che mentre sei sul sofà sei più simile a Maga Magò che a un essere umano)?
Era da tempo che sentivo parlare di Tinder e da buona drogata di social network, in un momento di noia incontrollata, ho deciso di installarlo per vedere di cosa si trattava. Perché tutti lo usano e tutti ne parlano?
In sostanza, quando accedi per la prima volta ti chiedono che cosa stai cercando. Mettiamo che dico che cerco un essere di sesso maschile tra i 25 e i 45 anni. Ti fanno mettere una foto tua e parte la simpatica roulette dell'amore. Ti mostrano una foto del possibile candidato e tu puoi decidere se cliccare "Mi piace" (simboleggiato da un cuoricino) o metterci una bella croce sopra. Un metodo abbastanza drastico, tipo il famoso autobus di MTV da cui scendeva ogni tipo di personaggio e con crudeltà gratuita il protagonista diceva Next. Fin qui tutto bene.
Il problema viene quando vedi certe foto. Io che cosa dovrei capire da uno che mette la foto di una montagna? Sei un alpinista? Sei il nonno di Heidi? Sei nascosto dietro alla montagna e chi ti ha fatto la foto non aveva capito che eri tu il soggetto? Come faccio a capire che mi piacerebbe conoscerti meglio?
Poi ci sono quelli che mettono le foto del cane o del gatto o di qualunque altro animale. Fammi capire. Devo uscire con te o scenderti il cane? Mi piacciono i gatti, ma se poi tu sei una pantegana, come facciamo?
Comunque, a dirla tutta, mi sono fermata e ho deciso di cancellare il mio profilo per sempre quando mi contatta un tizio che come foto del profilo ha una foto di lui con i capelli (attenzione a questo particolare) e abbraccia teneramente un cagnolino, ma poi nella seconda foto appare rapato stile naziskin e con uno sguardo da gioventù hitleriana. Allora, caro amico, il tuo problema non è che non hai una fidanzata, il tuo problema è che hai un disturbo bipolare. Accettalo e vedi se c'è un social network per malati mentali, che sicuro che qualcuno l'ha già creato.